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martedì 23 maggio 2017

Apple Airpods.

Un futuro senza fili.

Sono anni che Apple lo sta costruendo un tassello per volta: all'inizio fu la sincronizzazione wifi di media catalogati in iTunes su una rete "locale" tra Mac e iPhone / iPad, poi arrivò MobileMe che divenne iCloud: ancora oggi è usato per aggiornare i dispositivi all'istante, dai Contatti della Rubrica ai documenti di Pages (attraverso iCloud Drive). E, poi, Handoff: la tecnologia IOT che, in base alla "prossimità" dei dispositivi presenti nella stessa rete wireless, permette di accedere agli stessi pannelli di Safari, alle bozze di Mail o ai libri / PDF con iBooks, precisamente alla riga a cui si trovavano aperti sull'altro dispositivo. E, per finire, Apple ha fornito un protocollo per scambiare dati senza doverli aggiungere alla libreria di iTunes: grazie ad AirDrops, infatti, potrete scambiare anche files di grosse dimensioni sia tra dispositivi iOS che tra Mac e iOS.

La strada tracciata è quella di connettere ogni prodotto: che sia un servizio internet (iCloud) o un apparecchio (iPhone con Mac o viceversa), è indifferente.
Apple ha "la forza" di trasformare l'interoperabilità, da anni promessa dai big della tecnologia, in realtà: infatti, non stiamo parlando di sincronizzare files in formato "only-Windows" su un dispositivo Android o Linux, dovendoci quindi preoccupare di come convertire tali formati prima di trasferirli, o altre difficoltà del genere. Questo è il passato!
Apple produce apparecchi e Sistemi Operativi simili, anzi parenti, perché hanno MacOS alla loro base. Dunque, il System di un Mac può ricevere / trasmettere dati al System di un iPad. Allo stesso modo, un avviso ricevuto su un iPhone può essere notificato su di un Apple Watch.

Mancava un tassello per rendere tutto quanto ancora più semplice rispetto al dover digitare stringhe di ricerca o fare una manciata di click: sfruttare la comunicazione vocale.

 

Dentro una piccola scatola con il logo in rilevo delle cuffie più iconiche del pianeta, si nasconde il "confetto" più tecnologico del mondo:

 

Appena lo si apre, inizia la ricerca dei dispositivi:

 

E, una volta abbinate al primo apparecchio, ogni dispositivo collegato allo stesso account iCloud sarà subito autorizzato all'uso delle cuffie. Sia che si tratti di un altro iPhone, che di un iPad o di un Mac:

 

 

Dal pannello di controllo a tendina, che sale dal fondo del display del vostro iPhone, leggerete subito la percentuale di carica delle cuffie e quella della cover che le ricarica:

 

Appena sfilato un auricolare o entrambi, invece, vedrete la percentuale singola di carica:




Le cuffie, infatti, non possono essere ricaricate senza tale cover. Vanno inserite negli alloggiamenti magnetici così che, nel caso mettiate la custodia in tasca o in borsa, non si muovano durante i vostri spostamenti.

 

Le dimensioni sono davvero ridotte!

La custodia va caricata tramite una presa lightning posta sul fondo della stessa con il cavo presente nella confezione (lo stesso venduto da iPhone 6 in poi).
Le performance dichiarate sono di circa 5 ore di ascolto di musica con entrambi gli auricolari e di 2 ore di telefonate. La cover, invece, garantisce 4 ricariche complete (20 ore) e si ricarica in 3/4 ore.

I veri pro dell'acquisto di questo prodotto sono da ricercare nella diversa costruzione interna dell'auricolare e della rimodulazione delle medie / basse frequenze, che ora spiccano maggiormente rispetto alle cuffie a filo in dotazione coi telefonini (a sinistra in questa foto):

 

Bassi più potenti, in rosso, e spettro medie / alte frequenze migliorato.

Il processore W1 integrato, poi, è il vero cervello che rende "speciali" le cuffie: controlla sia la carica della batteria che la continuità della riproduzione sonora. Infatti, se le cuffie si allontanano di poco più di 15 cm l'una dall'altra durante l'ascolto di un brano o di un film vanno immediatamente in pausa. E, non appena si rimettono nell'orecchio, l'ascolto riprende.
Il processore regola anche l'utilizzo di Siri e, conseguentemente, l'uso dei due microfoni incorporati provvisti di cancellazione dei suoni di sottofondo, funzione utile per captare meglio la vostra voce e renderla più limpida. Esattamente come fa il vostro iPhone.

Sensore di movimento, audio potenziato, microfoni con riduzione del "rumore ambientale": quanto consumano tutte queste tecnologie usate contemporaneamente? Sicuramente molto, ma il processore W1 consuma un terzo di energia rispetto a tutti i processori Bluetooth montati su cuffie wireless dei concorrenti.

Possono essere utilizzati singolarmente?
Certo.
Estraetene solo uno dalla custodia e aprite questo menù nell'App che state usando:

 

Selezionate la sorgente che preferite:

 

 

E vi verrà notificata anche la carica residua negli auricolari:

 

Nota: se vi verrà naturale toccare una volta le cuffie per mettere in pausa la musica, associando erroneamente tale gesto al pulsante presente negli auricolari in dotazione ai vostri iPhone, sappiate che Apple ha studiato un modo più semplice per "chiudere" il collegamento. Come scritto sopra, infatti, basta togliere un auricolare o entrambi, per bloccare la riproduzione.


Apple Airpods. Senza fili. Senza tasti.
E senza scorte, purtroppo.
Se l'avviso su Apple Store vi scoraggia:

 

Provate nei siti della grande distribuzione.
Ad esempio, Mediaworld online:

 

Se non disponibile qui, potrete tracciarne la futura disponibilità con il servizio di alert via email.

Oppure, cercate sul sito di Euronics, che al punto vendita di Dalmine (BG) offre in pochi giorni il ritiro in negozio prenotandolo online da questa pagina:

 
 


Il futuro wireless è tracciato.
Provate queste cuffie e sentirete la magia di Apple tornare a farvi sognare...